09/09/2009 - Comizi
SULLE MALDICENZE
2009_09_09_COM1800
Comizio di Caio Svetonio Tranquillo
per la voce di Siegmund Ginzberg
«Anche alle battute cariche d'odio e d'ingiuria, dalle quali era bersagliato, rispose con un editto...» . L'addensarsi di nuove nubi all'orizzonte del domani ha sollecitato gli organizzatori di Festivaletteratura a rinnovare l'invito ai più nobili spiriti della letteratura di tutti i tempi a portare la propria parola per fortificare gli animi delle folle, sempre più deluse e sgomente. Prendano i cittadini e le cittadine ad alto esempio i discorsi che verranno pronunciati in questa pubblica piazza e sappiano coglierne l'inalterata attualità.
«Anche alle battute cariche d'odio e d'ingiuria, dalle quali era bersagliato, rispose con un editto...» . L'addensarsi di nuove nubi all'orizzonte del domani ha sollecitato gli organizzatori di Festivaletteratura a rinnovare l'invito ai più nobili spiriti della letteratura di tutti i tempi a portare la propria parola per fortificare gli animi delle folle, sempre più deluse e sgomente. Prendano i cittadini e le cittadine ad alto esempio i discorsi che verranno pronunciati in questa pubblica piazza e sappiano coglierne l'inalterata attualità.
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Italiano
«Cittadini e cittadine accorrete», riparte il Festivaletteratura e per il secondo anno, dopo il successo della prima edizione, riprendono anche le pubbliche adunanze in Piazza Mantegna, per la gioia delle magliette blu impegnate ad attaccare ovunque i manifesti! Sarà che è il primo giorno, sarà che il tema quanto meno incuriosisce, ma il pubblico è numeroso. Puntuale alle 18:00 Siegmund Ginzberg sale sul palco e inizia a leggere Caio Svetonio Tranquillo e le sue critiche all'imperatore più grande della storia di Roma. Cesare Augusto, sceso presto in campo per ridare libertà al popolo, si appropriò di tutti i poteri per rendersi immune dai giudizi del popolo e al di sopra delle leggi. Capo supremo, leader politico e oltretutto religioso, mandò in prescrizione un sacco di reati per salvare sé e qualche collega. Fu un impresario mediatico con i fiocchi, bonario e con molto senso dell'humor, incline alle battute oscene. Non sopportava però le insinuazioni sulla sua vita privata - dall'effeminato all'impotente - e si consolava con le sue amanti. Ah, era piuttosto basso ed usava i tacchetti per sembrare meno piccolo. Ginzberg scende dal palco, la gente sorride. Se anche gli animi disorientati delle folle non sono stati fortificati - come prometteva l'introduzione ai "Comizi 2009" - quanto meno si sono fatti una bella risata...