12/09/2009 - Comizi
SUI DIRITTI DELLE DONNE
2009_09_12_COM1800
Comizio di Olympe de Gouges per la voce di Lella Costa
«La donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere egualmente il diritto di salire in tribuna!»: L'addensarsi di nuove nubi all'orizzonte del domani ha sollecitato gli organizzatori di Festivaletteratura a rinnovare l'invito ai più nobili spiriti della letteratura di tutti i tempi a portare la propria parola per fortificare gli animi delle folle, sempre più deluse e sgomente. Prendano i cittadini e le cittadine ad alto esempio i discorsi che verranno pronunciati in questa pubblica piazza e sappiano coglierne l'inalterata attualità.
«La donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere egualmente il diritto di salire in tribuna!»: L'addensarsi di nuove nubi all'orizzonte del domani ha sollecitato gli organizzatori di Festivaletteratura a rinnovare l'invito ai più nobili spiriti della letteratura di tutti i tempi a portare la propria parola per fortificare gli animi delle folle, sempre più deluse e sgomente. Prendano i cittadini e le cittadine ad alto esempio i discorsi che verranno pronunciati in questa pubblica piazza e sappiano coglierne l'inalterata attualità.
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Italiano
Inizio trionfale per Lella Costa: al suono delle campane della Basilica di Sant'Andrea intona l'inno nazionale francese, e il pubblico, con le donne schierate in prima linea, applaude a gran voce. L'atmosfera creatasi al comizio ci riporta quasi ai tempi della rivoluzione francese, dove una donna con grande forza e coraggio sale in tribuna ed intona la "Dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine" di Olympe de Gouges. Articolo 1- "La donna nasce libera" - e di conseguenza la domanda posta al pubblico: «Uomo, sei capace di essere giusto? È una donna che te lo chiede», e il seguente appello: «Svegliati donna, la campana della ragione suona, quando cesserai di essere cieca? Ciò che ci è stato tolto con la forza è stato ripreso dall'astuzia, presto vedrete quegli orgogliosi strisciare ai vostri piedi». Che norma va dunque creata? Una norma che stabilisca di suddividere non solo il patrimonio, ma anche le cariche dell'amministrazione pubblica.