11/09/2010 - Mobile A2K - Africa Interfacce Educazione Tecnologia
AFROFANTASY . Fantascienza e fantasy africano come prefigurazione di futuro e tecnologia
2010_09_11_138
La fantascienza e il fantasy africano come prefigurazioni del futuro e della tecnologia: un dibattito per suggerire modelli radicali per l'assemblaggio di futuri improbabili. Questo incontro si inserisce nell'ambito della collaborazione con "Chimurenga", organizzazione sudafricana, che promuove la scrittura creativa e che ha dedicato il numero 15 della sua rivista al fantasy africano.
A cura di Fondazione lettera27 onlus e Wikiafrica
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Italiano
Lo scopo di quest'incontro, nell'austera cornice del Seminario Vescovile, è di illustrare come si esprime la fantasia in Africa. In particolare si parla della fantascienza.
Introduce l'evento Giuseppe Longo, descrivendo le diverse espressioni di questo genere letterario nella cultura europea. Ma chi si aspettava di trovare una sorta di brutta copia del modello occidentale nel suo corrispettivo africano, ha fatto male i suoi conti. Fatimah Tuggar, in fotomontaggi, assemblaggi, e collage, punta a rappresentare l'impatto della tecnologia sulla cultura, il modo in cui i media influenzano la vita quotidiana delle persone. Stacy Hardy ci parla di come i film di fantascienza africani, come "District 9", nascondano dietro la superficie di invenzione un importante contenuto di memoria storica. Cheikh Tidiane Gaye, infine, spiega brevemente come la letteratura africana non sia unitaria; una difficoltà in più per la classificazione, certo, ma anche una grande varietà di temi da esplorare.
Fantascienza e immaginazione, quindi, non un escamotage per fuggire la realtà, ma anzi un modo per raccontare attraverso metafore la condizione reale dell'Africa passata e soprattutto presente, per esplorarne le possibilità e fornire spunti di cambiamento.
Introduce l'evento Giuseppe Longo, descrivendo le diverse espressioni di questo genere letterario nella cultura europea. Ma chi si aspettava di trovare una sorta di brutta copia del modello occidentale nel suo corrispettivo africano, ha fatto male i suoi conti. Fatimah Tuggar, in fotomontaggi, assemblaggi, e collage, punta a rappresentare l'impatto della tecnologia sulla cultura, il modo in cui i media influenzano la vita quotidiana delle persone. Stacy Hardy ci parla di come i film di fantascienza africani, come "District 9", nascondano dietro la superficie di invenzione un importante contenuto di memoria storica. Cheikh Tidiane Gaye, infine, spiega brevemente come la letteratura africana non sia unitaria; una difficoltà in più per la classificazione, certo, ma anche una grande varietà di temi da esplorare.
Fantascienza e immaginazione, quindi, non un escamotage per fuggire la realtà, ma anzi un modo per raccontare attraverso metafore la condizione reale dell'Africa passata e soprattutto presente, per esplorarne le possibilità e fornire spunti di cambiamento.