09/09/2011 - Blurandevù

BLURANDEVÙ. Volontari, all'intervista!

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Simonetta Agnello Hornby non nasce scrittrice: la sua formazione è giuridica, ed infatti continua oggi ad esercitare la sua professione di avvocato. Nata a Palermo, dal 1970 vive a Londra, dove ha aperto lo studio legale Hornby & Levy, uno dei primissimi studi a specializzarsi sui diritti dei minori e sui maltrattamenti familiari. Alla scrittura arriva solo nel 2002 con "La Mennulara", una storia ambientata nella sua Sicilia che riscuote un grande successo, tanto da far divenire quella di narratrice la sua attività prevalente. La scrittura e la memoria, l'esigenza di ritrovare una lingua legata alle origini, il vivere la propria terra da straniera: tanti gli argomenti di discussione con i ragazzi di blurandevù.
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Italiano
Caffettiera o teiera? Cheese-cake o cassata? "Il fu Mattia Pascal" o "Cime Tempestose"? Ombrello o occhiali da sole? Sono queste le domande che i ragazzi di "Blurandevù" pongono a Simonetta Agnello Hornby, scrittrice ormai anglo-italiana, anzi anglo-siciliana, come ci tiene a sottolineare, indagando così quanto l'adolescenza siciliana abbia influito sull'età adulta inglese. La scrittrice risponde ilare, con uno spiccato accento siciliano, a tutte le domande dei ragazzi. «Prima di essere italiana sono siciliana» dice la scrittrice. Tematiche crude, quali la mafia siciliana o gli scontri avvenuti a Londra nell'agosto 2010, vengono stemperate dallo spiccato umorismo della scrittrice, che non si esime dal raccontare buffi episodi della sua vita e dei suoi figli. Il live di Giorgio Gaber che canta "Le elezioni" ci introduce all'impegno politico di Simonetta Agnello Hornby, militante nel Partito laburista e da anni impegnata in una campagna sul diritto al voto dei ragazzi nati in Italia da genitori immigrati. La lettura del testo "Vado via/resto qui", reso celebre da Fabio Fazio e Roberto Saviano nel programma "Vieni via con me", lascia spazio a considerazioni sui problemi dell'Italia, tanto politici quanto culturali. Alla domanda «Simonetta, lei parte o resta?» la scrittrice afferma con sicurezza: «Parto».

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