10/09/2011 - Letture vintage
LA SIGNORA AVA di Francesco Jovine
2011_09_10_203
Nei 150 anni dell'Unità d'Italia non poteva mancare quello che è stato definito il 'Gattopardo dei poveri'. Una scrittrice che ha letto il romanzo di Jovine a RadioTre ("La gioia piccola di essere quasi salva") e quella che è considerata una delle più interessanti esordienti dell'anno ("Mia madre è un fiume") a confronto sul romanzo intenso e 'popolare' del Molise alle soglie dell'unità nazionale.
Tornano le "letture vintage", un'occasione per leggere, rileggere, ripensare libri che sono stati apprezzati da critica e lettori ma che ora sono un po' nascosti. Gli incontri sono anche un'ottima opportunità per incontrare alcuni tra i migliori narratori italiani, che attraverso le "letture vintage" raccontano se stessi e i loro libri.
Tornano le "letture vintage", un'occasione per leggere, rileggere, ripensare libri che sono stati apprezzati da critica e lettori ma che ora sono un po' nascosti. Gli incontri sono anche un'ottima opportunità per incontrare alcuni tra i migliori narratori italiani, che attraverso le "letture vintage" raccontano se stessi e i loro libri.
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Italiano
Chiara Valerio e Donatella Di Pietrantonio hanno affrontato la sfida della "lettura vintage", un momento del Festival completamente nuovo in cui si cerca di riscoprire e ridare vita a testi ormai dimenticati da anni.
È toccato ad un'opera dall'aria risorgimentale, in onore del 150°dell'Unità d'Italia, "La signora Ava". La stessa Chiara Valerio ammette di non averlo mai letto e, anzi, d'esserne quasi scoraggiata perché, dopotutto, è l'ennesimo testo sul Risorgimento. Si è dovuta ricredere: è divertente, scanzonato, dà una prima impressione di banalità che pian piano sfuma. Paragonando Iovine al Silone di "Fontamara" e a Verga, le due scrittrici hanno raccontato e letto i momenti più comici e al contempo melodrammatici del romanzo, per ricordare che le guerre le fanno sempre 'i cafoni' e la Storia non la scrivono loro.
È toccato ad un'opera dall'aria risorgimentale, in onore del 150°dell'Unità d'Italia, "La signora Ava". La stessa Chiara Valerio ammette di non averlo mai letto e, anzi, d'esserne quasi scoraggiata perché, dopotutto, è l'ennesimo testo sul Risorgimento. Si è dovuta ricredere: è divertente, scanzonato, dà una prima impressione di banalità che pian piano sfuma. Paragonando Iovine al Silone di "Fontamara" e a Verga, le due scrittrici hanno raccontato e letto i momenti più comici e al contempo melodrammatici del romanzo, per ricordare che le guerre le fanno sempre 'i cafoni' e la Storia non la scrivono loro.