11/09/2011 - La parola cui abbiamo creduto
OMAGGIO A NIKOS KAZANTZAKIS
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«Non spero nulla. Non temo nulla. Sono libero». Nato a Iraklion (Creta) nel 1883, durante la fase conclusiva della lotta per la liberazione della Grecia dal giogo ottomano, Nikos Kazantzakis si rivela presto uno scrittore di vaste ambizioni. Nelle sue prime opere coniuga le idee di Nietzsche al vitalismo di Bergson e a un profondo senso della cultura nazionale, sostenuto soprattutto da una tenace consapevolezza del valore artistico della lingua popolare. Universalmente conosciuto per la sua opera narrativa - basti pensare a "Zorba il greco" - è in realtà all'opera poetica, e in particolare all'opus magnum dell'"Odissea", che Kazantzakis affida la sintesi di tutta la propria esperienza artistica, filosofica ed estetica. A tracciare un profilo di questo autore prometeico, con Daniele Piccini, sono Nicola Crocetti, editore e traduttore dell'"Odissea" di Kazantzakis, e Filippomaria Pontani, curatore di "Antologia della poesia greca contemporanea".