11/09/2011 - Consapevolezza verde

MARI MOLTO AGITATI

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Carl Safina è innamorato degli oceani da quando ci andava a pesca da ragazzo. Da allora ha iniziato a studiare la fauna e la flora dei mari, pubblicando numerosi volumi per lo più inediti in Italia. Oggi è uno dei più importanti oceanologi a livello mondiale. Dopo le battaglie per riscrivere le leggi federali sulla pesca a salvaguardia dell'ecosistema degli oceani, gli ultimi interventi di Safina si sono concentrati sulle recenti catastrofi che hanno visto il mare vittima e protagonista: la fuoriuscita di petrolio dai pozzi della BP nel Golfo del Messico e la contaminazione delle acque presso la centrale nucleare di Fukushima. Delle conseguenze negative di questi eventi sull'intera popolazione terrestre, Safina parla con il biologo Luigi Boitani.
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Presso l'Aula Magna dell'Università di Mantova si è svolto un incontro tra Carl Safina e Luigi Boitani. Il fulcro della conferenza era portare all'attenzione del pubblico i devastanti effetti a livello di impatto ambientale dello sfruttamento petrolifero degli oceani e le conseguenze che certe catastrofi, come quella della BP nel Golfo del Messico, hanno sulla fauna e sulla flora dei nostri mari. Safina ha una grande passione per il mare e le sorti del suo/nostro destino lo hanno portato a scrivere "Un mare in fiamme", resoconto dettagliato e documentato dei danni prodotti l'anno scorso nel mare dei Caraibi; gli interessi privati sono ancora troppo forti rispetto alla messa a punto di un codice etico di tutela e salvaguardia dei nostri mari. Non ci si chiede se siano giuste o sbagliate certe operazioni, bensì quanto utile ci si può ricavare. Dal pubblico sale una domanda, semplice e brutale allo stesso tempo, ed effettivamente non troverà una risposta già confezionata, in quanto essa intreccia gli ipotetici effetti collettivi di tanti piccoli gesti individuali: ma cos'altro dobbiamo combinare per fare veramente qualcosa?

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