10/09/2011 - Consapevolezza verde

ETHICAL LIVING

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C'è un modo per riuscire a condurre una vita totalmente coerente ai principi del rispetto dell'ambiente, sapendo sempre qual è la scelta più corretta da fare? Sì, basta seguire assiduamente su "The Guardian" la rubrica "Ethical living" di Leo Hickman. Il giornalista inglese, in costante dialogo con i lettori, offre delle risposte spiazzanti, ironiche e puntualmente argomentate sulla sostenibilità di qualsiasi nostra azione quotidiana. Senza alcuna presunzione, ma partendo dalla sua (faticosa) esperienza di organizzazione familiare e domestica a impatto zero, l'autore di "La vita ridotta all'osso" spesso arriva a censurare quei comportamenti che sono comunemente considerati poco dannosi per l'ecosistema. Lo incontra il conduttore di "Caterpillar" Massimo Cirri.
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Capisci che la tua vita sta cambiando il giorno in cui il postino, invece di una bolletta, ti porta un pacco di lombrichi. Non è uno scherzo, ma è l'inizio di un modo di vivere più ecologico, quello che per un anno il giornalista britannico Leo Hickman e la sua famiglia hanno sperimentato sulla loro pelle. Hickman racconta di averlo fatto su richiesta del suo giornale, "The Guardian": nel 2003, il suo caporedattore gli ha chiesto se voleva sperimentare uno stile di vita diverso per scriverne sul giornale. Ne è nata una rubrica, "Ethical Living", e due libri. Hickman, intervistato da Massimo Cirri, racconta le avventure e disavventure di un cambiamento così drastico: londinese con casa in città senza giardino, è stato costretto a costruire una postazione per i lombrichi sul balcone dove smaltire gli avanzi di cucina. Ha poi dovuto aprire casa a degli inflessibili consulenti che lo hanno obbligato a buttare prodotti a cui era abituato da sempre, senza dimenticare che la moglie - in attesa del loro primo figlio - ha dovuto usare solo pannolini non usa e getta. Quella che sembrava un'avventura iniziata per obblighi di lavoro (e che ha rischiato di farlo divorziare) si è però trasformata in un coinvolgimento positivo: la scelta di un singolo individuo non è poi così indifferente e ha coinvolto sempre più persone grazie alla rubrica sul giornale e al web, raggiungendo uno degli obiettivi prefissati, cioè la creazione di un senso di comunità consapevole del valore delle sue scelte. Un segreto per sopportare un'esperienza simile è quello di cambiare gradualmente, partendo dalle piccole cose. Questo poi consente di vedere tutto - anche i rapporti delle persone nel mondo - in modo diverso. «Però», risponde Hickman stuzzicato da Cirri, «non si è trattato di una conversione di tipo religioso: si potrebbe viverla così, ma meglio pensarla come un nuovo modo di pensare senza obbligare nessuno a fare la stessa cosa».

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