05/09/2014 - Giallo italiano

IL MALE VICINO

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Dove porta la ricerca della verità quando dietro una serie di omicidi si nasconde l'abisso? E come si racconta una storia, quando si vogliono evocare le pulsioni più oscure e sinistre? Roberto Costantini, autore di una Trilogia del male, affida al giovane e arrogante commissario Balistreri alcuni casi di morti violente nella Roma distratta e torbida dell'inizio degli anni Ottanta; Stefano Tura (Il killer delle ballerine, Tu sei il prossimo), lascia indagare l'ispettore Alvaro Gerace e il giornalista Luca Rambaldi su delitti di cubiste e bambine in una Romagna in cui si intrecciano perversione e omertà. Due giallisti affascinati dal male, in dialogo con il giornalista Luca Crovi.
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Italiano
Mantova, ancora una volta il giallo va in scena, e ancora una volta affascina lettori e spettatori dell'evento. Ma questa volta a rapire l'attenzione di tutti è il volto oscuro e minaccioso del male, che troppo spesso si annida tra di noi. Roberto Costantini e Stefano Tura, attraverso le loro impressioni e il loro lavoro sul genere noir, accompagnano il pubblico in un viaggio dove il racconto si intreccia con le pulsioni dell'animo umano e ne svela i segreti. Con carisma, umorismo e autoironia gli autori si raccontano e si svelano al pubblico analizzando il volto letterario e reale del male, spesso un velo impercettibile ma presente. Il male dei romanzi spaventa e lascia a bocca aperta per la sua efferatezza e la crudeltà dei racconti fa riflettere alimentando il senso di insicurezza che circonda l'uomo contemporaneo. Tura trasporta nella finzione un male collettivo, sentito dal mondo intero, che attraverso i media diventa un dramma e un lutto collettivo. Tuttavia il male reale non è lo stesso: è ugualmente crudele nelle sue manifestazioni più estreme ma, nascondendosi nella quotidianeità, rende la narrazione molto più complessa. Gli autori infatti concordano sulla difficoltà di seguire la trama e l'intreccio di un giallo e il blocco che stringe lo stomaco quando si cerca qualcosa da raccontare. Lo scrittore attinge quindi alla realtà e successivamente lavora di fantasia; Costantini ad esempio narra la storia d'Italia e Libia, dipingendo il lato oscuro di un'Italia bugiarda e traditrice. La negatività delle vicende si riversa poi nel carattere dei protagonisti che, pur rispecchiando ideali nobili e posizioni giuste nella società, sembrano svelare un passato e un animo più scuro della vicenda stessa. Emozionare, lasciare sensazioni è lo scopo principale del romanzo giallo e attraverso il racconto dell'animo umano più nascosto ed imprevedibile l'obiettivo è raggiunto. Ma cos'è veramente il male? Il male è la paura di perdersi e non ritrovarsi, è il vuoto nei momenti di sconforto, è ciò che ci dice che siamo vivi in un mondo purtroppo imperfetto.

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