11/09/2015
IL VIAGGIO DELLA SIGNORINA VILA
2015_09_11_131
di Elisabetta Sgarbi | Italia, 2012, 60 minuti
Presentano il film la regista Elisabetta Sgarbi e lo scrittore Mauro Covacich
Ispirato a "Il mio Carso" di Scipio Slataper, il film ha nella giovinetta selvaggia di cui si innamora Slataper undicenne il fil rouge che attraversa Trieste: da città porto franco all'occupazione tedesca e poi jugoslava, passando per le sue profonde radici ebraiche. In concorso alla settima edizione del Roma Film Festival, il film, attraverso le voci narranti di Toni Servillo e di Lucka Pockaj, racconta la grande anima europea e balcanica di Trieste, luogo di transiti, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e culturali, i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade, nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al confine.
Presentano il film la regista Elisabetta Sgarbi e lo scrittore Mauro Covacich
Ispirato a "Il mio Carso" di Scipio Slataper, il film ha nella giovinetta selvaggia di cui si innamora Slataper undicenne il fil rouge che attraversa Trieste: da città porto franco all'occupazione tedesca e poi jugoslava, passando per le sue profonde radici ebraiche. In concorso alla settima edizione del Roma Film Festival, il film, attraverso le voci narranti di Toni Servillo e di Lucka Pockaj, racconta la grande anima europea e balcanica di Trieste, luogo di transiti, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e culturali, i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade, nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al confine.
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