Soyinka, Wole
Akinwande Oluwole "Wole" Soyinka, nato ad Abeokuta (Nigeria) nel 1934, è considerato uno dei massimi poeti e drammaturghi africani di lingua inglese del Novecento. Nel 1986 è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura. Dopo aver frequentato le università di Ibadan e a Leeds, ha studiato arte drammatica al Royal Court Theatre di Londra. Nel 1960 rientra e si stabilisce in Nigeria, dove si dedica completamente alla scrittura di scena fondando diverse compagnie teatrali. Noto in tutto il mondo per aver rivalutato il teatro popolare della tradizione nigeriana e la folk opera Yoruba, tra gli anni Cinquanta e Ottanta ha scritto decine di drammi e commedie (tradotti da Jaca Book nei volumi Teatro I e Teatro II), tra i quali spiccano capolavori come The Swamp Dwellers (1958); The Lion and the Jewel e The Trials of Brother Jero (1959); A Dance of the Forest (1960) e The Road (1965). Ha inoltre riscritto e adattato alcuni testi fondativi del teatro occidentale (Le Baccanti di Euripide, L'Opera da tre soldi di Brecht, I negri di Genet), ambientandoli in uno scenario africano. Fra le sue più celebri raccolte poetiche: Idanre and Other Poems (1967); A Shuttle in the Crypt (1971); Ogun Abibiman (1976); Mandela's Earth and Other Poems (1988). Anche la sua produzione saggistica si distingue nel panorama della letteratura mondiale contemporanea, in particolare grazie a scritti come Mito e letteratura. Nell'orizzonte culturale africano (1975) – che ben evidenzia il suo impegno per il riconoscimento di una pari dignità culturale tra Africa e Occidente – e Art, Dialogue and Outrage (1988). Nel corso della guerra civile nigeriana viene incarcerato dal 1967 al '69 per un articolo in cui chiedeva un cessate il fuoco. La sua drammatica esperienza in cella di isolamento è narrata in L'uomo è morto, testo confluito al pari di altre memorie biografiche nei libri Aké. Gli anni dell'infanzia e Isarà: intorno a mio padre. Nel 2019 è uscito Ode laica per Chibok e Leah, un inno alla bellezza dell'essere umano e alla necessità di lottare contro i fondamentalismi politici e religiosi.
(foto: © Festivaletteratura)