09/09/2017 - La scrittura in scena
IL TEATRO È UN BALUARDO
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«Immagini, un certo estetismo, un uso del corpo come materiale pittorico, le seduzioni di un sapere/cultura che sono legate ai luoghi d'origine (...), città che appaiono all'orizzonte e sanno di miraggio, di sogno»: queste le coordinate all'interno delle quali si sviluppa il percorso degli Anagoor secondo il critico teatrale Nicola Arrigoni. Il nome della compagnia di Castelfranco Veneto viene da un'utopica città dispersa in uno dei deserti di Dino Buzzati, rivelando immediatamente la matrice letteraria di gran parte del loro lavoro. Gli Anagoor intendono il teatro come strumento di politica attiva, in cui l'esibita scelta estetica va intesa insieme come esercizio di resistenza e apertura verso altri mondi. La pluralità delle fonti di ispirazione dei loro spettacoli riflette l'eclettica formazione dei componenti della compagnia, che ha trovato nel teatro lo sbocco necessario alla propria ricerca, in quanto solo nel teatro «tutte le arti hanno pari dignità e concorrono ad un'unica creazione viva, pulsante, effimera come l'uomo».
"La scrittura in scena" è il percorso di riavvicinamento tra letteratura e teatro avviato da Festivaletteratura nel 2015. Negli incontri condotti da Magdalena Barile, compagnie e autori del teatro contemporaneo ragionano di testi, parole e voci al pari di narratori e poeti.
"La scrittura in scena" è il percorso di riavvicinamento tra letteratura e teatro avviato da Festivaletteratura nel 2015. Negli incontri condotti da Magdalena Barile, compagnie e autori del teatro contemporaneo ragionano di testi, parole e voci al pari di narratori e poeti.
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