09/09/2023

Scrittrici italiane del Novecento

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Nel 1981, come un fulmine a ciel sereno, uscì il celebre esordio narrativo di Fabrizia Ramondino, Althénopis: l'autrice aveva allora quarantacinque anni e un immenso bagaglio di esperienze politiche e umane che si riverberano da subito nella sua produzione. Nel suo passato cosmopolita – con l'infanzia e la giovinezza divise tra Spagna, Italia, Francia e Germania – la scrittrice partenopea sperimentò sempre il connubio tra l'attivismo e la ricerca su come le parole potessero divenire un aiuto reale per le persone lasciate ai margini. Così, nelle sue opere (Guerra di infanzia e di Spagna, L'isola riflessa, La via...), «il racconto autobiografico si trasfigura in qualcosa di più alto, scava nei rapporti familiari con una prosa raffinata che talvolta si fa lucida critica sociale» afferma la scrittrice Chiara Valerio, che sul palco del Festival ragionerà della produzione a tratti onirica e sperimentale di Ramondino insieme al critico letterario Silvio Perrella. Modera l'incontro Olga Campofreda (Ragazze perbene).


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