Dondero , Mario
Persona
Mario Dondero al Festivaletteratura 2012 - ©Festivaletteratura
Mario Dondero (Milano, 1928 - Fermo, 2015) è stato uno dei massimi esponenti del fotogiornalismo contemporaneo. Nei primi anni Cinquanta del Novecento ha collaborato con profitto a quotidiani quali "l'Unità", "L'Avanti", "Milano Sera", "L'Ora". Legato al cosiddetto gruppo dei «Giamaicani» (i frequentatori del Bar Jamaica a Milano), nel 1955 si è spostato a Parigi dove ha lavorato per "l'Espresso", "L'Illustrazione Italiana", "Le Monde" e "Le Nouvel Observateur". Nella capitale francese ha frequentato e ritratto scrittori e intellettuali (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Jeshar Kemal). Il suo interesse per l'Africa si è manifestato attraverso la collaborazione alle riviste "Jeune Afrique", "Afrique-Asie", "Demain l'Afrique". Nel 1985 ha vinto il premio Scanno, mentre nel 2008 l'Accademia di Belle Arti di Macerata gli ha conferito il Premio Svoboda al talento artistico. Moltissime le mostre personali collettive che lo hanno visto protagonista, così come i libri dedicati al suo lavoro, in particolare i volumi usciti nel 2008 in occasione del suo ottantesimo compleanno, "Dondero 4 20" e "Donderoad". Nel 2014 ha firmato insieme a Emanuele Giordana "Lo scatto umano", un viaggio nel cuore della più bella stagione del fotoreportage internazionale. Ha scritto: «non è che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perché esistono. Diversamente, il fotogiornalismo sarebbe soltanto una sequenza di scatti senz'anima».
Mario Dondero (Milano, 1928 - Fermo, 2015) has been one of the most important and original voices of contemporary photojournalism. He started working at the beginning of the 1950's writing for "L'Unità", "L'Avanti" and then he worked as a news journalist for "Milano Sera". He then worked for the magazine "Le Ore", mainly animated by Salvato Cappelli, Giuseppe Trevisani e Pasquale Prunas, whose motto was «a picture is worth 1000 words». In those years he belonged to the "Giamaicani" group of Milan Alfa Castaldi, Camilla Cederna, Luciano Bianciardi, Giulia Nicolai, Carlo Bavagnoli and Ugo Mulas (who started his photographic career with Dondero). In 1955 he moved to Paris where he worked for several Italian magazines (including "L'Illustrazione Italiana") and also with "Le Monde", "Le Nouvel Observateur", "Le Figaro". He befriended and portrayed many French intellectuals and writers (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Jeshar Kemal). Working for "Jeune Afrique", "Afrique-Asie", "Demain l'Afrique", Dondero has always kept alive his interest for Africa, visiting mainly Western Africa many times. He also experimentied with cinema documentaries, authoring some socio-political documentariers for Roma-based Unitelefilm and for RAI. Mario Dondero is still active, in 2005 he organized the exhibition "Scatti per Pasolini" (Falconara Marittima, 1st-17th April 2005), a collection of unpublished of Pasolini taken by Dondero in the 1970s.