Vergine, Lea
Persona
Lea Vergine al Festivaletteratura 2017 - ©Festivaletteratura
Lea Vergine (1936-2020) è stata una saggista, curatrice e critica d'arte. In Italia è stata una delle prime a occuparsi sistematicamente della Body Art, pubblicando nel 1974 Il corpo come linguaggio, libro che ha creato uno scandalo simile a quello delle opere che analizzava. Ha firmato vari altri libri sull'arte contemporanea che hanno fatto scuola in Italia e nel mondo, a partire dal fondamentale Attraverso l'Arte/Pratica Politica (1976), passando per L'altra metà dell'Avanguardia 1910-1940, sul ruolo della donna nell'arte della prima metà del Ventesimo secolo, fino al più recente La vita, forse l'arte (2014). Nell'arco della sua carriera ha organizzato numerose mostre e collaborato con quotidiani come il Manifesto e il Corriere della Sera. Nel volume Parole sull'arte 1965-2007 (2008) sono raccolti molti dei sui contributi apparsi su giornali e riviste. Nel 2016 ha firmato in collaborazione con Chiara Gatti il volume L'arte non è faccenda di persone perbene, frutto di una conversazione in cui ha ricostruito il proprio percorso umano e artistico. «Chi affronta qualcosa di enigmatico come l'arte - ha asserito - non può permettersi di essere modesto. Ma neanche può permettersi di non essere umile».
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