Nadotti, Anna
Persona
Anna Nadotti al Festivaletteratura - ©Festivaletteratura
Anna Nadotti è critica letteraria, traduttrice e consulente editoriale per la letteratura inglese e indiana in lingua inglese. Collabora con le riviste "L'Indice dei libri del mese" e "Leggendaria", con il quotidiano "il Manifesto" e con la rivista letteraria indiana "Biblio", con la Libera Università delle Donne di Milano, con la Scuola Holden di Torino, con la Società Italiana delle Letterate (SIL). Ha, tra l'altro, tradotto e curato per Einaudi: di Amitav Ghosh, "Le linee d'ombra"; "Lo schiavo del manoscritto"; "Cromosoma Calcutta"; "Estremi Orienti"; "Il palazzo degli specchi"; di Anita Desai, "La chiara luce del giorno"; "Digiunare, divorare"; "Il villaggio sul mare", nonché la riedizione di "In custodia" e "Notte e nebbia a Bombay". Sempre per Einaudi, ha tradotto e curato (a quattro mani con Fausto Galuzzi) l'opera di Antonia S. Byatt: "Possessione"; "Angeli e insetti"; "Il genio nell'occhio d'usignolo"; "Storie di Matisse"; "La vergine nel giardino"; "Natura morta"; "La torre di Babele"; "Zucchero ghiaccio vetro filato"; e "Il fiato dei draghi" (per il Melangolo). Per Instar Libri, ha tradotto, di Vikram Chandra, "Terra rossa e pioggia scrosciante".
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