Cuticchio, Mimmo
Persona
Mimmo Cuticchio al Festivaletteratura 2009 - ©Festivaletteratura
«Non capeggia un'istituzione. E non è neppure un baule di beni culturali che possono facilmente esporsi o diffondersi. È un bene culturale vivente. Il suo sapere è in continuo divenire [], un teatro nuovo, che dilata i propri confini e supera le dimensioni della dimora originaria» (Ferdinando Taviani). Figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio, Mimmo Cuticchio (Gela, 1948) è il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'arte del puparo nel Teatro dei Pupi, iscritto dall'UNESCO nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità. Fin da bambino lavora nel teatro di famiglia e segue le consuete tappe dell'apprendistato. Nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia; nel '77 fonda l'Associazione Figli d'Arte Cuticchio, che da allora si prefigge di salvaguardare l'arte dell'opera dei pupi, in un'originale fusione fra tradizione e contemporaneità. Valido attore, capace di alternare sulla scena il tono cantilenante del cantastorie con vari stili e registri, è un maestro della sua arte e annovera, tra i suoi allievi, il giovane e già affermato attore e regista Vincenzo Pirrotta. Assidui sono anche i suoi rapporti con le arti visive, la radio, la musica e il cinema (ha preso parte, tra l'altro, a film e documentari diretti da Francis Ford Coppola, John Turturro, Giuseppe Tornatore, Ciprì e Maresco, Emanuele Crialese). Da quindici anni dirige a Palermo la prima scuola per pupari e cuntisti.
English version not available