Palazzo Te, Sala dei Cavalli

Viale Te, 13, Mantova

Il Palazzo Te è un complesso monumentale situato a sud della Porta Pusterla, dove un tempo sorgeva l'isola Teieto (poi abbreviato in Te). Fu commissionato da Federico II a Giulio Romano, che lo realizzò tra il 1525 e il 1535. Palazzo Te era nato soprattutto come luogo per lo svago del duca, dove potesse dedicarsi alla passione per i cavalli e alla relazione con Isabella Boschetti. Il complesso è un manifesto del manierismo. Si ispira all'anatomia orizzontale delle ville suburbane romane, progettato su pianta quadrata con un ampio cortile interno. Originariamente immersa nel verde, l'architettura del palazzo dialogava con l'ambiente circostante. È l'ambiente più ampio della villa ed era destinato ai ricevimenti (l'unico ad essere considerato una sala, per dimensione e per funzione). La sala viene decorata tra il 1525 e il 1527. È illuminato da cinque finestre e lo spazio è scandito da un'architettura classica dipinta: una successione di paraste corinzie tra le quali si aprono delle vedute, alternate a finte nicchie con statue marmoree. I veri protagonisti della scena, che danno il nome alla sala, sono i sei purosangue dei Gonzaga, che Giulio Romano colloca davanti a questi paesaggi. Sono veri e propri ritratti, in cui gli ammirati esemplari sono raffigurati a grandezza naturale e accompagnati dal loro nome sul basamento. Al di sopra delle rappresentazioni dei cavalli si trovano i riquadri monocromi rossi che raffigurano, imitando il bassorilievo in bronzo, sei Fatiche di Ercole. Al centro della parete meridionale spicca l'imponente camino, sovrastato da una rappresentazione del dio Vulcano. Un ricco fregio di girali vegetali in cui giocano dei putti separa le pareti dal soffitto a cassettoni lignei dorati e dipinti (da Gasparo Amigoni) dove sono celebrate le imprese del Monte Olimpo e della salamandra. Si tratta di una celebrazione di Federico II; la committenza è celebrata inoltre nelle aquile gonzaghesche dipinte agli angoli e nei finti busti, in cui si possono riconoscere i ritratti della famiglia e di Isabella Boschetti.
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Sito di Palazzo Te:
http://www.palazzote.it

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