08/09/2011 - Vocabolario europeo

VOCABOLARIO EUROPEO. La parola (d)agli autori

2011_09_08_031
coordina Giuseppe Antonelli

Hans Belting - dal tedesco, 'Bild' s.n.: 'immagine'
Björn Larsson - dallo svedese, 'välvilja' s.f.: 'benevolenza'

Nuove parole per il "Vocabolario Europeo". Dal francese al bulgaro, dallo spagnolo al neerlandese passando per altre lingue ancora, l'opera a più voci inaugurata ormai quattro anni fa si arricchisce dei contributi degli autori presenti a Festivaletteratura 2011. L'unicità di questo dizionario collettivo e insieme d'elezione è quella di riuscire a restituire di ogni parola la specificità culturale, i rimandi alle altre lingue, il percorso di appropriazione compiuto dallo scrittore che la propone. Un incontro al giorno, due parole (e due autori) per ogni incontro: ad accogliere parole (ed autori) sarà lo storico della lingua Giuseppe Antonelli.
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Italiano
Tedesco
In questo secondo appuntamento del "Vocabolario europeo", come al solito perfettamente orchestrato da Giuseppe Antonelli, davanti al pubblico che riempie il piccolo ma affascinante spazio della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, sfilano due parole che vengono dal nord, rispettivamente dalla Germania e dalla Svezia.
La prima è 'bild', in tedesco 'immagine', una parola importante che permea completamente questa nostra società dello spettacolo, ma che spesso, come dice Hans Belting, è da noi bistrattata, usata a sproposito, inquinata. Non tutto ciò che vediamo, infatti, è definibile come immagine, almeno non nel senso che ha in mente Belting. Ci sono infatti immagini transitorie, la maggior parte, che non sono altro che l'effimero prodotto di una civiltà non più avvezza alla memoria, e si limitano ad entrare e uscire dalle nostre menti senza lasciare traccia. Ma ce ne sono altre, quelle vere, che invece restano, resistono al fiume tempestoso della novità permanente, si fossilizzano indelebilmente nelle nostre immaginazioni perché sono significative, perché portatrici di senso.
La seconda parola, proposta dal narratore svedese Björn Larsson, è invece una parola che, al contrario di 'immagine', va molto meno di moda di questi tempi. Si tratta della 'valvilja', che in svedese significa 'benevolenza'. La benevolenza, dice Larsson, è un gesto gratuito e altruista, forse ancora più forte di un gesto d'amore, è un gesto tipico delle vere amicizie. Spesso 'benevolenza' fa rima con adulazione, ma il suo vero significato è un altro, ed è un significato che dobbiamo avere la forza di riprendere, riappropriandoci della gentilezza, dell'onestà, del rispetto, riscoprendo la gioia e la potenza della conidvisione e della solidarietà.
Insomma, il "Vocabolario europeo", che forse molti vedono come un evento laterale del Festivaletteratura, dimostra ancora una volta la sua centralità e importanza in un appuntamento come quello di Mantova. Perché racchiude in sé e distilla il vero principio della cultura, la condivisione e l'arricchimento reciproco tra culture e lingue diverse.

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