06/09/2013 - Tracce

COMPASSIONEVOLI

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La compassione è fondamento dell'etica e condizione della letteratura. Per Antonio Prete ("Compassione") il sentimento di prossimità che si prova di fronte al dolore altrui ci restituisce a una comune appartenenza, come umani e come animali. E senza questa prossimità, non sapremmo raccontare nulla del sentire degli altri.
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Italiano
Cos'è la compassione? Secondo Antonio Prete è «un dolore condiviso, una passione condivisa con l'altro». A partire da questa definizione, nella traccia di oggi l'autore ci conduce attraverso una breve storia di questo sentimento nella filosofia, nella letteratura e nell'arte.
 La maggioranza dei filosofi ha rivolto la propria attenzione al soggetto che prova compassione, interpretandola spesso come un sentimento ambiguo, sospetto, che contiene una componente di orgoglio ed egoismo. 
La letteratura e l'arte spostano invece lo sguardo su colui che soffre; già Eschilo riesce in "I Persiani" a trasmettere la sofferenza del campo nemico, andando oltre la spersonalizzazione e spietatezza (nel senso di perdita della pietà) intrinseca ai conflitti. Con Dante la compassione diventa silenzio davanti al racconto dell'amore fra Paolo e Francesca: «Mentre che l'uno spirito questo disse,/ l'altro piangea; sì che di pietade/ io venni men così com'io morisse./ E caddi come corpo morto cade». Nella modernità la rappresentazione della compassione è lasciata alla poesia, forma narrativa in cui trovano spazio le figure che nella quotidianità vengono poste al margine. 
Nel suo libro "Compassione" Antonio Prete ha poi voluto dedicare un capitolo al dolore animale, interpretandolo come «simbolo di una grande dimenticanza» da parte dell'uomo che ha relegato gli animali «nel luogo oscuro della non appartenenza al nostro mondo vivente».
 Infine l'autore invita il pubblico a osservare la raffigurazione della pietà nelle opere artistiche attraverso i secoli, poiché in tali dipinti viene rappresentata la compassione di una donna, il dolore di Maria, e di volta in volta si possono individuare gesti ed espressioni diverse. 
In ogni rappresentazione artistica la compassione porta comunque alla conoscenza di sé attraverso l'incontro con l'altro.

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