Manfredi, Valerio Massimo
Persona
Valerio Massimo Manfredi al Festivaletteratura 2016 - ©Festivaletteratura
Archeologo e scrittore emiliano, si è laureato in Lettere classiche e specializzato in Topografia del Mondo Antico. Ha condotto spedizioni scientifiche, esplorazioni e scavi in molte località d'Italia e all'estero e ha insegnato all'Università Cattolica di Milano, all'Università di Venezia, alla Loyola University di Chicago e all'Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona. In sede scientifica ha tradotto e commentato l'"Anabasi di Senofonte" e pubblicato (da solo o a quattro mani) numerosi saggi, da "La strada dei diecimila" (1986), a "Le Isole Fortunate" (1993). È autore di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione e collabora o ha collaborato come antichista con "Il Messaggero", "Panorama", "Archeo", "Focus", "Airone" e altre testate. Nel 2008 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo "L'armata perduta"; nel 2010 il Premio Scanno con "Archaenes". La sua abilità come romanziere e divulgatore storico ha riavvicinato all'antichità e alle biografie di uomini illustri migliaia di non addetti ai lavori, conquistando lettori di ogni età. Le sue saghe storiche, prima tra tutte la trilogia "Aléxandros", hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Per la televisione ha condotto fortunate trasmissioni come "Stargate - Linea di Confine" e il programma di approfondimento storico "Impero", in cui raccontava agli spettatori la nascita, le cause dell'apogeo e della decadenza degli antichi imperi. Nel 2016, con "Teutoburgo", ha rievocato la famigerata disfatta delle legioni romane a opera del principe germanico Arminio.
An archaeologist and writer from Emilia, he graduated in Classics and specialised in the topography of the ancient world. He has led scientific expeditions, explorations and excavations at many sites both in Italy and abroad, and has taught at the Università Cattolica di Milano, the Università di Venezia, Loyola University, Chicago and the Ecole Pratique des Hautes Etudes, Paris. As a scientist, he has translated and commented "Anabasi di Senofonte", and has published (alone or together with others) several essays, including La strada dei diecimila" (1986) and "Le Isole Fortunate" (1993). He has written a number of scripts and screenplays for film and television, and has collaborated with "Il Messaggero", "Panorama", "Archeo", "Focus", "Airone" and other publications as a classical scholar. He won the Premio Bancarella in 2008 with the novel "L'armata perduta" and the Premio Scanno in 2010 with "Archaenes". His skill as a novelist and historical writer has brought thousands of laymen closer to antiquity and biographies of famous figures from the past, conquering readers of all ages. His historical sagas, the most famous being "Aléxandros", have sold millions of copies worldwide. For television, he has presented successful shows such as "Stargate - Linea di Confine" and the historical documentary "Impero", in which he illustrated the rise and fall of ancient empires to viewers. In 2016, with "Teutoburgo", he recalls the infamous defeat of the Roman legions the hands of the Germanic Prince Arminius.