11/09/2009 - Vocabolario Europeo

VOCABOLARIO EUROPEO
. La parola (d)agli autori


2009_09_11_072
Coordina Giuseppe Antonelli
 Viktor Erofeev - dal russo, предательство s.n.: 'tradimento' 
Anne-Marie Garat - dal francese, lumière s.f.: 'luce'



Quattordici nuove parole entrano quest'anno nel Vocabolario Europeo. Avviato in occasione di Festivaletteratura 2008, il Vocabolario punta a raccogliere come patrimonio da condividere la pluralità di voci che innervano e mettono in relazione le culture e le lingue europee: voci intese come parole e nel contempo come scrittori, chiamati qui a scegliere le parole e a spiegarne i significati, attraverso il loro personale rapporto con ciascuna di esse. Cura la redazione del vocabolario Giuseppe Antonelli, storico della lingua.
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Italiano
Francese
Russo
Per legare le due parole del terzo appuntamento del "Vocabolario Europeo", il coordinatore Giuseppe Antonelli parte da Dante. Nel cerchio dei traditori, il nono, si trova spazio per luce e tradimento, parole scelte rispettivamente da Anne-Marie Garat e Viktor Erofeev. È quest'ultimo a prendere per primo la parola. La vita è tradimento, da quando si tradisce la madre andando all'asilo a quando si tradiscono i succhi di frutta con la vodka. Il confine è molto sottile ma si può identificare con l'impunità: finché si tradisce il mondo inorganico si può stare tranquilli ma attenzione a tradire il genere umano! Anne-Marie Garat parla della natura ambivalente delle parole di cui bisogna sia fidarsi che diffidare. La luce reca con sé il numero, le tenebre, l'equivoco. Lumiére evoca il secolo dei lumi, la ville lumiére (Parigi), addirittura il cinema con la coincidenza del nome dei fondatori. Ma bisogna fare attenzione: ogni luce ci acceca. La facoltà ottica è limitata e l'eccesso di luce ci può far sprofondare in tenebre nerissime.

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