12/09/2009 - Vocabolario europeo

VOCABOLARIO EUROPEO
. La parola (d)agli autori


2009_09_12_161
Coordina Giuseppe Antonelli


Chika Unigwe - dall'olandese charcuterie s.f.: salumi'
 Alicia Giménez-Bartlett - dallo spagnolo perro s.m.: cane'
 Quattordici nuove parole entrano quest'anno nel Vocabolario Europeo. Avviato in occasione di Festivaletteratura 2008, il Vocabolario punta a raccogliere come patrimonio da condividere la pluralità di voci che innervano e mettono in relazione le culture e le lingue europee: voci intese come parole e nel contempo come scrittori, chiamati qui a scegliere le parole e a spiegarne i significati, attraverso il loro personale rapporto con ciascuna di esse. Cura la redazione del vocabolario Giuseppe Antonelli, storico della lingua.
English version not available
Italiano
Olandese
Spagnolo
Che cos'hanno in comune la parola «cane» e la parola «carne»? In effetti proprio nulla. Eppure questi sono i due termini che le ospiti di oggi hanno selezionato per il Vocabolario Europeo. Giuseppe Antonelli, storico della lingua e moderatore degli incontri, ha provato ad indagare il motivo di questa scelta. «Charcuterie» - «carne»-, è stata la parola scelta dalla scrittrice nigeriana e belga d'adozione Chika Unigwe, nonostante sia annoverata tra le «glorie francesi» e, c'informa Antonelli, abbia un'enciclopedia ad essa dedicata, svariate associazioni e una scuola. La scrittrice ama la musicalità di tale parola, se potesse prendere vita probabilmente sarebbe per lei una bellissima donna africana, alta ed elegante. Inoltre è il suo compromesso con la cucina olandese, una delle cose che apprezza più in Belgio che in Nigeria; una delle tante cose, insomma, che hanno cambiato l'idea che si era fatta del Belgio prima di abitarvi. Tutt'altro suono ha, invece, la parola di Alicia Gimenéz-Bartlett, «perro»: per lei significa «contatto con la natura, compagnia», come quella che le fanno i suoi cani sfiorandole le gambe con il muso mentre scrive. Ma la parola «cane» ha tanti altri significati, che scopriamo essere internazionali. Quando si trascorre una brutta giornata è proprio «un giorno da cani», mentre «dare del cane» ad una persona significa che questa persona non ama lavorare e passa il suo tempo sdraiato a non far niente. E se qui da noi il nome più comune per un cane è «Fido», in Spagna è «Rambo». E non facciamo fatica a credere ad Alice Gimenéz-Bartlett, quando ci dice che i suoi cani non si chiamano così.

1Luoghi collegati